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PREMIO TOURING CLUB “BUONA CUCINA” PER LA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2025
Pubblicato il 12/12/2024
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Sapore, ospitalità, territorio
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Pubblicato il 17/03/2023
Lo voglio ricordare con uno spirito di gusto, con la nostra carne salda di cervo. Con quel romanticismo che lega la sua dolcezza e marinatura all’anima territoriale della zucca Santa Bellunese e alle susine, che tanto gli piacevano.
Nelle ultime battute dell'inverno, a ridosso della primavera -come per tutto il periodo del campionato- appena finito il pranzo della domenica, con papà si era soliti montare sul suo Suzuki Vitara e andare verso Pedavena, alle così dette Americhe, o in Val di Canzoi, alla ricerca dei primi funghi della primavera: le spondilole.
Nel bosco era facile sentire i rumori degli animali che, dietro le nostre spalle, camminavano tranquilli nel loro silenzio.
Papà era più bravo a raccogliere funghi che a cacciare, ma un giorno, alle pendici del Monte Avena, mi insegnò a distinguere un cervo, da un capriolo, da una mucca da un cerbiatto. Era bravo a disegnare, mio padre, e attraverso questa sua passione mi ha insegnato romanticamente l'affetto e la distinzione tra il bene e il male, tra il bosco e la montagna e tra gli animali Anche se quello che gli veniva meglio in assoluto era Pluto e vi giuro, per quanto mi sia sforzato, quello dal vivo, in giro per i boschi, non m’è mai riuscito di vederlo.
Buon 19 marzo.
Un abbraccio da lassù ed un abbraccio a tutti i papà che ogni giorno amano i propri figli.