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PREMIO TOURING CLUB “BUONA CUCINA” PER LA GUIDA RISTORANTI D’ITALIA 2025
Pubblicato il 12/12/2024
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Sapore, ospitalità, territorio
#presidioslowfood #culturadelcibo #dentrolaricetta
Pubblicato il 22/06/2023
Come facciamo sempre quando parliamo di un Presidio, ci affidiamo al lavoro di ricerca e documentazione che Slow Food fa e condividiamo alcune interessanti informazioni messe a disposizione dal loro sito.
“L’origine del melo decio potrebbe risalire addirittura all’epoca romana. Il suo nome, oggi modificatosi in decio, deriva da D’Ezio, un generale che sbarcò ad Adria e combatté a Padova contro Attila.
Nel 1941 Primo Candioli redige per l’ispettorato dell’agricoltura i Sunti di frutticoltura pratica definendo il melo decio una “vecchia varietà veronese consigliata solo agli agricoltori che attraverso la potatura, la concimazione e la difesa dai parassiti riescono a produrre frutta grossa, sana e tutti gli anni. Riesce bene solo nei terreni freschi del Medio e del Basso Veronese”.
Ed è proprio a Belfiore che questa varietà ha avuto nel corso degli anni la sua maggiore espansione e ottenuto la migliore qualità produttiva.
Il frutto presenta una polpa compatta di colore bianco, caratterizzato da un tipico sapore e profumo ancora apprezzati in alcuni mercati del veronese.
Un melo talmente profumato che alcuni frutti in passato erano usati per dare un buon odore ad armadi, cassetti e guardaroba. Ma il melo decio, dalla polpa soda è ottimo per la produzione di mostarde oltre che per il consumo fresco".
Oggi di melo Decio si trovano solo alcuni impianti e alberi sparsi nella zona di Belfiore. L'abbandono della coltivazione è avvenuto negli anni Settanta-Ottanta a favore di varietà più semplici e di maggiore resa.
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Coniglio in porchetta, spinacini e chutney di mele Decio di Belfiore
Eccolo qui, da gustare con gli occhi e, per qualche giorno ancora, anche al palato, il nostro coniglio in porchetta: croccante fuori, umido, grasso e speziato all’interno. Si scioglie in bocca questa carne bianca grazie all’abile preparazione del nostro chef Ermanno Barbaresco e aggancia perfettamente allo spettacolare chutney di mela Decio di Belfiore (Presidio Slow Food) preparata dal suo Sous Chef Lorenzo Malacco.
Scioglievole è il cammino che porta al vostro cospetto del palato questa carne dal sapore prelibato, lo spinacino ormai saltato addolcisce l’attesa del prossimo morso delicato. Questa foto non rende giustizia pertanto è giunta l’ora di fare amicizia! Prenota il tuo tavolo, rallegra la vita, che fuori dalla tavola è brutta fatica.
(Andrea Riboni)